Conosciamo l’ansia e impariamo a gestirla meglio!
Ricordo benissimo quando lavoravo a Milano e mi capitava, in metro, di paralizzarmi per l’ansia, sentivo il corpo che cedeva, non mi rispondeva più. Avevo i brividi freddi e caldi; mi sudavano le mani e la schiena, le orecchie mi ronzavano o si “ovattavano”; la testa poi… uh come girava! E le gambe!? Prima si irrigidivano, poi, di colpo, cedevano ed io ero una specie di budino! Quando poi andava proprio male, mi sentivo svenire e cercavo solo un punto per agganciarmi, un posto per sedermi, uno spazietto al di sopra delle altre centinaia di teste per respirare un po’ d’aria… volevo scappare!
Ecco, ora niente ansia! …ti racconto tutto queste sensazioni nello specifico per una buona ragione, anzi due!
- Per sottolineare che l’ansia non è un qualcosa che accade solo NELLA TESTA, l’ansia accade anche NEL CORPO! E scatena una serie di reazioni fisiche, ormonali, neurologiche. Non è solo un fatto di pensieri, ma anche di sensazioni e “scuotimenti” fisici. (E se hai mai sperimentato il Panico…so che avrai ancora più forte la sensazione fisica di quel preciso momento!)
- Per riflettere insieme sul MOTIVO di queste REAZIONI così forti.
Perché, fatto interessante….se al tempo qualcuno mi avesse chiesto se qualcosa non andava, se avevo paura della metro, delle persone, della pressa nei luoghi pubblici avrei detto:
… A S S O L U T A M E N T E N O !
E allora come mai avevo l’ansia…pur non provando paura?
Molti pensano che l’ansia sia una conseguenza diretta della paura. Un po’ come la depressione è la versione “incistata” e cronicizzata dell’emozione tristezza, così l’ansia dovrebbe essere la versione “cronica e incistata” di una paura.
Questo è vero.
Ma solo in parte.
L’ansia infatti può presentarsi in 2 varianti, o meglio per 2 meccanismi diversi:
Ansia specifica da stimolazione reale
Esempio: Se ho subito un furto in casa magari sì, mi sono molto spaventata e per un po’ mi resta un livello di allerta alto ogni volta che rientro in casa. O se ho avuto un incidente in auto allora sì, potrei avere nelle settimane/mesi dopo un livello di ansia più alto quando devo guidare.
In questi casi infatti c’è stato uno stimolo reale, preciso, concreto che ha fatto scattare il nostro sistema di allerta e di reazione. E questo per un po’ resta “attivo” come sistema difensivo. In questi casi allora sì, abbiamo un’ansia specifica, legata, collegata ad uno stimolo specifico che abbiamo vissuto.
Ma io in metro non avevo subito alcun trauma. Non avevo paura della metro, della calca, delle persone. E anzi, tecnicamente stavo vivendo un periodo della mia vita anche piuttosto emozionante. Sulla carta soddisfacente.
Ero stata assunta in un’ottima azienda, mi mantenevo pagandomi l’affitto e la vita a Milano, avevo un fidanzato e una convivenza pronta da vivere.
Tecnicamente era tutto OK.
Eppure subdola c’era lei, l’ansia.
Del secondo tipo.
Ansia da “accumulo”
Un accumulo di emozioni, di sentimenti (e risentimenti) che contrastano dentro di noi. Paure che non vogliamo dire, rabbie che non riusciamo a sfogare, tristezze che non possiamo far vedere, colpe o vergogne che portiamo dentro cercando di dirci, di dire e conviverci, che va tutto bene.
E così tratteniamo emozioni, sensazioni, tremori, flussi sanguigni, urla, lacrime…
Tutte sensazioni fisiche, reali, che ci fanno accumulare pesantezza dentro di noi.
E alla fine andiamo completamente in pressione: mente e corpo!
Diventiamo come la pentola a pressione con cui cuciniamo a casa.
A quel punto la calca della mia metro (ritornando al mio esempio) era la goccia che faceva traboccare il vaso. O saltare la pentola!
Magari per te può essere il commento di troppo del collega, la mail piccata del capo, la battuta di troppo del fidanzato, il gioco lasciato in giro dal figlio, a far partire reazioni spropositate!
Avevi mai pensato all’ansia in questa seconda ottica?
Come un accumulo di emozioni, un “ingorgo” emotivo tenuto soffocato: di rabbia magari o di un mix di altre emozioni che non potendo uscire aumentano la pressione, l’agitazione interna?
Ebbene, l’ansia è anche questo! Allora, prova a cambiare punto di vista:
Non accumulare silenzi; Grida ogni tanto!
Lascio a Snoopy la miglior spiegazione di sempre dell’ansia…
E lascio a te un piccolo, veloce ed utile consiglio. Quando senti che l’ansia sale, e ti assale, appoggia bene i piedi per terra e conta i battiti del tuo cuore:
- Ti aiuterà a passare subito ad una sensazione corporea, a sintonizzarti con il tuo corpo;
- Potresti scoprire che mentre tu pensi che chissà cosa sta succedendo al tuo cuore, in realtà lui è normale, o quasi, e quindi no, non succederà niente, non stai morendo o impazzendo… andrà tutto bene!