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Essere single a 30 anni… Come rendere potenzianti 3 convinzioni limitanti

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Alla fine di una storia, all’alba di una separazione, ci troviamo a dover raccogliere i pezzi e a dover riorganizzare, rimodulare la vita; tanto al livello puramente pratico quanto al ben più difficile livello interiore, emotivo.

Ci assalgono domande, sensi di colpa, insicurezze, tristezze. E’ tutto confuso, tutto un gran casino!

Allora magari proviamo a confrontarci con amici, parenti, persone a noi vicine, ma purtroppo le risposte ( a volte date un po’ “a caso”) sono:

  • “ Guarda, ti aspetta un periodo bellissimo!”
  • “ Guarda, data la storia che ho io, quasi quasi ti invidio!”

… insomma, quel tipo di risposte che invece di riempirci e coccolarci, ci fa arrabbiare.

E quindi, ritrovateci nella piena sindrome “di Calimero”, per cui le uniche frasi che riusciamo a ripeterci sono: “povera me” “resterò sempre sola” “ non combinerò più niente”, i 3 sentimenti ( forieri di altrettante convinzioni ) che più si “fanno vivi” sono:

  • 1 Mancanza di autostima;
  • 2 Solitudine;
  • 3 Paura.

Tre pensieri che, se si impossessano di noi, possono farci molto male. Ecco perché al posto di farci mangiare da questi 3 stati d’animo, dobbiamo provare a trasformarli in 3 opportunità di POTENZIAMENTO PERSONALE.

Proviamo quindi a darne 3 letture positive.

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1) AUTOSTIMA

Quando siamo soli (single), magari a casa di amici, pensiamo: “sono tutti in coppia tranne me, hanno tutti una famiglia tranne me!” ci sentiamo come se fossimo una macchinina contromano su un autostrada affollatissima… tutti vanno “dritti” e noi al “contrario”! Impossibile possa esserci un lato positivo in questa folle corsa al contrario… o forse no?!

Il LATO POSITIVO infatti c’è ed è che proprio stando da sola ritrovo il tempo di lavorare su di me, sulla mia autostima, sulla mia autonomia, sulla mia libertà, sulla mia capacità di gestione del mio tempo.

Dobbiamo spostare il focus e chiederci “cosa posso guadagnare dall’essere single, dall’andare contromano in autostrada? ( in senso figurato eh!)”
Posso guadagnare che la macchina è la mia, i tempi sono i miei… LA VITA È LA MIA.

E per di più se si è da soli non ci sono più alibi o scuse per fare o non fare una determinata cosa… tutto quello che facciamo dipende esclusivamente da noi!

2) SOLITUDINE

Ripensiamo alla situazione di prima, a casa degli amici, tutti in coppia e noi no, e ci sentiamo sole, convinte:

  1. che moriremo di inedia sul divano;
  2. stavolta proprio non può esserci un lato positivo della faccenda… e invece si!

E’ proprio in quel momento che dobbiamo pensare “ che cosa mi piace fare?”, ed ecco il LATO POSITIVO, è arrivato il momento di ritrovare la connessione con le cose che ci piacciono, ritrovare la connessione con noi stessi e riconoscerCI come nostra base sicura.

SIAMO NOI IL NOSTRO PORTO SICURO, NOI E NESSUN ALTRO!

3) Ed eccoci all’ultimo “mostro”, la PAURA.

Quando improvvisamente (o anche no) ci ritroviamo ad essere single ci sembra di avere tanto, troppo tempo e non più interessi, più nulla da fare… ma in realtà tutto questo tempo “in più” è da sfruttare! L’imperativo categorico deve diventare: imparare a vedere, a vivere quel tempo, e non scappare dalle emozioni che provoca. Quel tempo va scoperto, va sondato, fino a quando non ci accorgiamo che quel tempo non è vuoto e che anzi è “riempibile” di mille cose che ci piacciono!

Ecco che il LATO POSITIVO sta nel ri-scoprire le potenzialità di quel tempo in più e perché no, sfruttarlo per lavorare su noi stessi e sui nostri limiti, sulle nostre paure; perché ci fa paura essere “uno”? come possiamo, anziché scappare alla ricerca di un “2”, nutrire quell’”1” affinchè ci piaccia e diventi la nostra base sicura?

Questi sono 3 spunti ( che io in primis ho utilizzato ed utilizzo su me stessa) per provare a tramutare tre emozioni negative in tre opportunità, tre tramiti per riscoprire noi stessi ed il nostro tempo. Tre modi per riconnetterci con la nostra interiorità e trasformarci (o almeno iniziare a provarci) nella nostra base sicura.

Perché ricordiamoci sempre… i fidanzati passano, gli amori finiscono, ma noi ed il nostro corpo restiamo, quindi, prendiamoci cura di noi, del nostro tempo ed entriamo in sintonia con noi!

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