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Come impariamo ad ascoltarci … e a scoprire le nostre qualità?

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Quante volte pensiamo di non farcela, di non essere abbastanza o che quel determinato progetto o quella determinata situazione “non fa per me”? E quante volte questi pensieri ci hanno portato a chiuderci, fino quasi a farci collassare in noi stessi? E se invece iniziassimo a credere nelle nostre potenzialità? A formulare dei pensieri stimolanti ed energizzanti, piuttosto che soffermarci solo sulle difficoltà?

È per rispondere a queste ultime domande che oggi voglio fare un passo in avanti rispetto all’articolo precedente in cui abbiamo parlato di autosabotaggio, e condividere con te uno spunto di riflessione sull’importanza dell’ascolto di noi stessi volto ad identificare le nostre qualità, unito ad un esercizio che per me è “cibo per la mente” con il quale aiutarci a creare pensieri potenzianti partendo da convinzioni limitanti, con l’obiettivo di generare energia, carica, utile a non fermarci ed anzi a spronarci a raggiungere i nostri obiettivi.
Il nostro corpo, la nostra mente, infatti se ascoltati e nutriti nel modo giusto, hanno tutti gli strumenti per uscire anche da quella che ci sembra una strada sbarrata.

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A tal proposito, l’altro giorno stavo ascoltando una TEDx talks ( Technology Entertainment Design, ti lascio in fondo il link dell’intervento completo), tenuta dalla Dott.ssa Silvia Latham, specializzata in antropologia sociale, la quale identifica tre punti ( ascolto di noi, fiducia in noi e contatto con noi ) per ricercare, scoprire e sfruttare le nostre potenzialità, 3 punti sui quali anche io ho fatto delle riflessioni.

  1. STAI IN ASCOLTO.
    Ascoltarsi è fondamentale ma saperlo fare non è proprio una passeggiata. Quindi fermati, respira, cerca di sentirti dentro e se stai vivendo una sensazione positiva… facci caso! E prova a chiederti da dove viene quella sensazione, magari è scaturita da un “no” o un “si” che finalmente hai avuto il coraggio di dire, o forse perché sei stata accogliente con una persona cara, o ancora da una soddisfazione lavorativa. Ecco, il coraggio, l’accoglienza, il sostegno… sono tutte qualità! E allora, apri le porte alle tue qualità, permettiti di riconoscerti dei meriti e non soffermarti solo su quelli che pensi siano i tuoi limiti e le tue difficoltà. Sfrutta le tue qualità, sono tue risorse!
  2. FIDATI.
    E’ vero, oggi, in questo periodo storico, fidarsi è difficile, e troppo spesso purtroppo non ci fidiamo neanche di noi stessi! Ma sforzati di allenare almeno la fiducia nelle TUE risorse. Non importa quanto ci sembri tutto difficile, il nostro corpo e la nostra mente hanno la forza di reagire, fidati di loro, di quello che ti dicono, ma puoi farlo solo imparando a riconoscere e a stare con le tue sensazioni e soprattutto a coltivare quelle positive.
  3. METTITI IN CONTATTO.
    Questo è il momento in cui, per usare le parole della Dott.ssa Latham, “carichi con le frecce il tuo arco”. Quando senti una sensazione positiva, prova a chiederti: “cosa sto vivendo? Passione, gioia, pazienza, accoglienza, vicinanza” prova a riconoscerla, a darle un nome … costruisci in questo modo la consapevolezza delle tue risorse!
    E poi chiediti, “ dove sento questa sensazione, in quale parte del mio corpo?”, ad esempio quando ti arrabbi potresti avere mal di stomaco; quando senti il peso di una responsabilità, mal di schiena… e quando sei felice? Dove senti la felicità?…. Facci caso!

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Ed ora, dopo aver ragionato sui punti precedenti, ti lascio qui un esercizio ( che io in primis ho fatto e faccio) per provare a fare un po’ di pratica a trasformare il negativo in positivo, le recriminazioni contro di te in nuovi propositi, per provare a sviluppare energia, allenando il cervello ad elaborare delle CREDENZE POTENZIANTI!

  • Prendi carta e penna e traccia una riga a metà foglio per creare due colonne.
  • In alto a sinistra scrivi “ CREDENZE LIMITANTI”, mentre in alto destra “CREDENZE POTENZIANTI”.

Qual è l’obiettivo?
Visualizzare e lavorare per rendere potenziante ogni credenza scritta nella colonna limitante.
Quindi, per ogni pensiero che scrivi a sinistra, scrivine a destra la versione potenziante, MA SEGUENDO 3 REGOLE:

  1. Le credenze potenzianti devono essere delle frasi SPECIFICHE e BREVI;
  2. Le credenze potenzianti “funzionano meglio” se sono frasi al presente, perché in questo modo già dai al tuo cervello e al tuo corpo energia positiva ( tecnica tra l’altro molto usata nel mental coaching degli sportivi)!
  3. Quando scrivi le credenze potenzianti TOGLI tutte le GENERALIZZAZIONI ( mai, sempre, ogni volta…) e tutte le NEGAZIONI.

Ecco un paio di esempi:

  • “Non riuscirò mai a dimagrire” ( credenza limitante) ➡️ “ Mi impegno a mangiare sano e a curare il mio corpo” ( credenza potenziante).
  • O ancora, “ non troverò mai il lavoro che mi piace” ( credenza limitante) ➡️ “ E’ mia responsabilità cercare un lavoro che mi piaccia e mi soddisfi” ( credenza potenziante).

Prova a fare questo esercizio e ricorda sempre che pensieri diversi attivano ormoni diversi, quindi a pensieri più o meno proattivi e stimolanti, corrisponderà una risposta ormonale più o meno energica. Ma soprattutto, che più crediamo “in potenza” di avere determinate caratteristiche, più entreremo nell’idea di avere delle risorse per potere creare la nostra strada, o ancora meglio, la nostra autostrada, così come la vogliamo!

O come direbbe Albert Einstein…

Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della felicità che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è un’altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica.

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